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Scoperti in Cina i resti di Siddhartha, il fondatore del Buddismo

La custodia che custodirebbe alcuni dei resti del Gautama Buddha  in cina La predicazione del Gautama Buddha nel Parco dei cerbiatti a   Sarnath (Mrigadava) presso Vārāṇasī (Benares) in India  

E’stata aperta pochi giorni fa la custodia d’oro che conterrebbe i resti di Siddhārtha Gautama, ovvero Gautama Buddha, detto anche Śākyamuni, è stato lui il fondatore del buddhismo (o buddismo).

Secondo i monaci buddisti cinesi e gli archeologi si tratterebbe della parte superiore del cranio di Sakyamuni.

L’osso parietale di Sakyamuni, presumibilmente recuperato dalle ceneri di cremazione di Sakyamuni, era stato conservato in una pagoda in miniatura di nome la Pagoda del re Asoka e portato alla luce due anni fa, in un santuario sotterraneo costruito nel 1011 sotto l’ex Tempio Changgan di Nanchino (cit.).

La pagoda di Nanchino (Nanchino è la capitale della provincia di Jiangsu), è secondo la leggenda una delle decine di migliaia di “pagode del re Asoka” che conterrebbero i resti di Sakyamuni, la Cina ne aveva 19 ora solo 7 (fonte).

La curiosità:

 

È da notare che l’errata trascrizione “Siddharta” al posto della corretta “Siddhartha” è diffusa unicamente in Italia, in seguito a un errore (in seguito mai corretto) nella prima edizione del romanzo di Hermann Hesse.

 

 

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