Sindrome di Down, donna va in pensione dopo 32 anni di lavoro in un McDonald’s: la bella storia di oggi viene dagli Stati Uniti, per la precisione da Needham, grosso centro alle porte di Boston (Massachusetts), dove Freia David è stata appena festeggiata da oltre cento amici, clienti e colleghi per essere andata in pensione dopo 32 anni di onorata carriera nel più classico dei fast food, un McDonald’s. Lì Freia in tutti questi anni ha fritto centinaia di milioni di patate fritte, giocando sul suo nome la Dea Nordica dell’amore e della seduzione certo ma anche “friggitrice” in inglese, almeno con la pronuncia della città nordamericana. Ma perché ve ne parliamo?
Perché Freia David è una donna affetta da sindrome di down, eppure è riuscita ad avere una vita normale, si è svegliata ogni anno presto al mattino per recarsi al lavoro, anzi arrivava prima per godersi due chiacchere coi clienti, prima del suo turno di 3 ore. Il tutto grazie a chi ha creduto in lei, da prima il lavoro in una mansione protetta per adulti con disabilità, quindi l’invito a lavorare per la McDonald’s dopo un accordo “prova” in tal senso raggiunto con un’organizzazione non profit locale.
Altro che prova, il lavoro è filato via liscio, 32 anni in cui una ragazza down è potuta crescere sentendosi utile per la comunità e portando a casa uno stipendio. Certo 3 ore alle paghe della McDonald’s non sarà diventata ricca, ma l’ha sicuramente aiutata a non sentirsi un peso. Un esempio che poi nella stessa area verrà raccolto da centinaia di adulti diversamente abili. Anche in Italia abbiamo avuto esempi simili e anche noi ne abbiamo parlato.
Ed è vero ci sono diversi livelli di disabilità anche tra i down, ma credo che questa storia possa infondere coraggio a chi, pur essendo disabile, ha ancora tutta una vita davanti ed ha voglia di sentirsi utili per la società ^_^
Foto e storia via bostonglobe.