Arrivata la prima ondata di caldo africano molti di noi hanno cercato refrigerio nelle ancora fresche acque dei nostri litorali tra mare, laghi e persino fiumi. Farà perciò senz’altro piacere sapere che la qualità delle nostre acque di balneazione è ottima e per di più in miglioramento, si pensi che il 96,6% delle acque marine (+4,7 rispetto all’anno precedente) e il 91,6% di quelle interne (+5,8 rispetto al 2011) sono risultate a norma.
A dirlo è il “Rapporto annuale del Ministero della Salute sulla qualità delle acque di balneazione” (su dati 2012) che ha messo insieme i dati provenienti da 5509 punti di balneazione in tutta Italia (4880 costieri e il resto lacustri o fluviali), oltre un quarto di tutti i prelievi effettuati in Europa. Insomma un controllo capillare delle nostre acque.
Ma come si misura il grado di pulizia delle nostre acque di Balneazione? La qualità dell’acqua è data dalla presenza o meno di Enterococchi intestinali ed Escherichia coli secondo i limiti indicati dall’Unione Europea (trovate la direttiva tra i links utili). In base alle analisi effettuate quindi le acque di balneazione eccellenti in Italia sono state l’85,1% del totale (‘86,3% per quanto riguarda solo le aree costiere, 100% in Veneto ed Emilia Romagna), mentre il 10,9% (10,2% per quanto riguarda solo le aree costiere) sono buone o sufficienti e solo sessantuno acque di balneazione (l’1,3% del totale) non sono risultate a norma (valori di Escherichia coli superiore ai limiti). Siamo sopra la media Europea 🙂
Presso il ministero della Salute è possibile controllare la qualità delle acque di blaneazione della vostra spiaggia preferita .
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LINKS UTILI:
Rapporto 2013 sulla qualità delle acque di balneazione
Migliora qualita’ acque balneazione
photo credit: Federico Caboni via photopin cc