Si chiama All-Gas, ovvero algas (alghe in spagnolo), l’impianto realizzato da Aqualia a Chiclana de la Frontera per il trattamento delle acque reflue, che non solo permette di risparmiare 2 milioni di euro rispetto ad un impianto classico, ma in più sfruttando i raggi del sole consente la produzione di biogas e in particolar modo biofuel.
Costruito grazie a 12 milioni di euro di fondi europei per progetti tesi a ridurre la dipendenza energetica dagli idrocarburi (che hanno coperto così i 3/5 dei costi totali), questo interessante impianto spagnolo punta sulla coltivazione a basso costo delle alghe, irrorate e concimate dalle acque reflue e fatte crescere in appositi stagni artificiali grazie alla grande forza del Sole del sud della Spagna. Una volta prodotte le alghe vengono raccolte per poi estrane gli olii e altre sostanze chimiche, fino alla produzione di biofuel (per capire meglio guardate questo schema). Ovviamente l’acqua così ripulita potrà tornare nelle condotte.
L’impianto è ancora in fase pilota, soli 200 metri quadri, ma ha già raccolto la sua prima produzione di alghe lo scorso mese e per dicembre il primo carburante sarà pronto. Quando sarà a regime (entro il 2015), si prevede che si sarà in grado di raccogliere ben 3 tonnellate di alghe su 10 ettari di terreno, in grado di produrre biofuel per 100 mila euro e muovere per un anno 200 macchine o 10 camion dei raccolta rifiuti.
Addirittura, secondo Frank Rogalla (l’uomo alla guida dell’intero progetto), se questi impianti divenissero comuni, si calcola che 40 milioni di spagnoli sarebbero in grado di fornire carburante per 200 mila veicoli sono tirando lo scarico della propria toilet, ci capisce perché attragga così tanto l’attenzione.
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ENERGY.2010.3.4-1: Bio-fuels from algae
Spanish town goes green by turning sewage into clean energy
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