Non è la prima volta che un film indiano mi colpisce parecchio, riescono sempre a cogliere un aspetto importante sul quale farci riflettere. Oggi vi parlo di “Quando torna l’amore” o “Humko Tumse Pyaar Hai” in lingua originale, che non è il classico polpettone sentimentale come potrebbe sembrare, ma è anzi una pellicola che definirei fomativa. Un film girato giocando con le coincidenze, con grande bravura e grande delicatezza e in perfetto stile Bollywood. La trama:
“Durga è una povera ragazza non vedente particolarmente abile a lavorare l’argilla. Vive con sua madre vedova in una modesta casa nei pressi del tempio. In tragiche circostanze conosce un bel giovane di nome Rohit e subito se ne innamora, amore ricambiato. Purtroppo la loro storia è destinata a vita breve perché proprio il giorno in cui la ragazza si sottopone all’operazione che le restituirà la vista, Rohit viene aggredito e colpito in un agguato e per tutti diventa morto”.
Nel frattempo la bella Durga, riacquistata la vista rimane una ragazza triste inconsolabile, tanto dura con se stesso quanto col mondo, specie con gli uomini. Perché il suo cuore è ancora di Rohit. E’ a questo punto che compare Raj, un ragazzo dolce e sensibile, che cerca di conquistarla e alla fine ci riesce, riuscendo a farla sorridere, a farle tornare la voglia di essere felice, ma anche perché avevano affrontato un passato simile. Il suo migliore amico al quale era legato come un fratello era infatti morto di recente. In questo film che è tutto un gioco di coincidenze, il suo migliore amico altri non era che Rohit, Raj mostra a Durga le foto dell’amico, ma lei non lo riconosce non avendo mai visto prima (ricordate? era cieca).
Bene, quale ennesima coincidenza, proprio il giorno del fidanzamento ufficiale tra Raj e Durga, si scopre che Rohit è ancora vivo. Tanto che Raj si assenta e va a prenderlo portandolo al proprio palazzo dove si teneva la cerimonia. Rohit ci mette un secondo a capire che stava succedendo e scompare tra le lacrime. Vado veloce sul seguito, Rohit che cerca di non far ascoltare la propria voce a Durga, lei che invece riesce a sentirlo e ne riconosce subito il suono. Lei lo insegue, lui prima si nega, poi dichiara la propria identità. Ma per rispetto all’amico chiede a Durga di dimenticarlo, di non riferire mai a Raj di chi sia realmente. Ma Raj, che proprio scemo non è, capisce tutto e li costringe con uno stratagemma a dichiararsi, a far uscire e divenire pubblico l’amore tra Rohit e Durga”.
L’insegnamento: Ma questo è un film, nella realtà spesso le cose vanno diversamente, non sempre si ha un Raj di fronte. Molto spesso siamo portati a fare “quello che è giusto fare“, “quello che si deve fare” e non “quello che vogliamo o desideriamo fare” con tutto il nostro cuore, l’ho provato in prima persona. Può sembrare giusto in prima battuta, ma così non è. Quello che io consiglio è di essere sempre onesti con noi stessi e con gli altri, non nascondiamoci, seguiamo il nostro istinto e ricordiamoci che è inutile costruire qualcosa sul nulla, perché tanto è destinato a crollare, a prescindere da quanto l’intenzione iniziale fosse buona o nobile. Discorso sempre valido, ancor di più nelle questioni d’amore.
FILM COMPLETO IN ITALIANO:
VIDEO:
Una delle canzoni in uno dei momenti principali principali del film:
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LINKS UTILI E CURIOSITA’:
Durga, il nome della protagonista che in sanscrito significa “colei che difficilmente si può avvicinare“, è una Dea induista, una forma di Devi, la Madre Divina. Raffigurata come una donna che cavalca una tigre è l’incarnazione dell’energia creativa femminile (Shakti). Di carattere ambivalente, ha in sé entrambi i poteri di creazione e distruzione. Come tutte le donne aggiungerei 😉
Quando torna l’amore, sheda film (2006)