Buco dell’ Ozono si sta riducendo: E’ stato il tormentone della fine degli anni novanta e dei primi anni duemila e forse la prima grande emergenza ambientale e climatica alla quale il mondo abbia cercato di dare un’immediata risposta, mettendo al bando i clorofluorocarburi o CFC con il protocollo di Montreal del 1987, sto parlando del buco dell’ozono, quella parte dell’atmosfera che ci protegge (in particolare gli occhi e la pelle) dagli effetti dei raggi ultravioletti solari. Ebbene dopo lo scorso anno quando a settembre e ottobre si registrò un’estensione media di soli 21,100 milioni di chilometri quadrati, anche nel settembre e ottobre 2013 il buco dell’ ozono ha continuato la sua riduzione arrivando a 21 milioni di km/q, ben al di sotto della media di 22,5 milioni di chilometri quadrati dal 1993 ad oggi. Lo rivelano i dati raccolti dai satelliti della NASA (fonte anche dell’immagine sopra).
Il buco dell’ozono non si manifesta durante l’intero anno, ma il fenomeno comincia durante la primavera artica (sopra l’Antartide), tra agosto e settembre, per terminare in dicembre. Quest’anno la massima estensione si è ottenuta il 16 Settembre con un’area di 24 milioni di hm/q, comunque ben al di sotto del massimo storico registrato il 9 settembre del 2000, con 29,9 milioni di km/q.
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Insomma si può essere ottimisti e pare evidente un’inversione di tendenza anche se per molti scienziati è presto la battaglia non è ancora vinta (la prudenza è data soprattutto dalla mancanza di dati sufficienti), anche se i più ottimisti danno ormai il buco dell’ozono in via di chiusura, noi francamente ce lo auguriamo, non solo per gli effetti sul nostro organismo, ma anche quale dimostrazione che il pianeta unito, quando vuole può risolvere qualsiasi problema!
Intanto un nuovo contributo allo studio del fenomeno potrà avvenire dal lancio nel 2015 dell’aliante Perlan II che cercherà di stabilire un nuovo record di altitudine volando a circa 27 chilometri sopra le regioni polari e soprattutto sarà in grado di prelevare campioni dagli alti strati dell’atmosfera per poi osservare e misurare le concentrazioni delle differenti sostanze chimiche, fornendo nel contempo importantissimi dati sul come l’aria si mescoli ad altitudini così elevate. L’aliante costerà una cifra stimata di 7,5 milioni di dollari, avrà un’apertura alare di 84 metri e un peso di soli 770 chilogrammi.
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LINKS UTILI:
Il buco dell’ Ozono spiegato su Wikipedia
Antarctic Ozone Hole Slightly Smaller than Average This Year
Con aliante ‘dentro’ buco dell’ozono