La buona notizia di oggi viene dalla Calabria dove – nella così detta “Foresta Eterna“, un bosco secolare che ricade nel territorio del Parco Nazionale della Sila (in localita’ Caritello-Viperaro del comune di Magisano, in provincia di Cosenza) – è stata scoperta la presenza di un raro insetto, la Rosalia Alpina o Cerambice del Faggio. Sono tanti gli spunti positivi di questa scoperta.
Prima di tutto si tratta un insetto considerato tra i più rari d’Europa, considerato vulnerabile e protetto quale specie prioritaria dalla Comunita’ Europea.
Il secondo luogo la presenza di questo elegante coleottero è considerata un significativo indicatore biologico di un ambiente caratterizzato da boschi vetusti di latifoglie in buono stato di conservazione. Tanto che la rarità dell’insetto è dovuta proprio alla continua riduzione e distruzione degli habitat in cui vive.
Quindi c’è da segnalare che in Calabria sta accadendo il contrario, almeno nella Sila piccola, già meno antropizzata e sfruttata, ma che nell’ultimo decennio ha migliorato ulteriormente le sue condizioni forestali.
Quarto è per noi la scusa per scoprire un altro angolo incontaminato e fantastico d’Italia quale è il Parco Nazionale della Sila (il terzo per ordine cronologico della Regione Calabria, dopo il Parco nazionale del Pollino ed il Parco nazionale dell’Aspromonte). Questo ecosistema forestale indisturbato è infatti caratterizzato dalla presenza di maestosi alberi, anche plurisecolari, e da una ricca biodiversità dall’alto valore naturalistico che ne hanno fatto un “hot spot” di diversità genetica tra le più importanti della penisola italiana, soprattutto per quanto riguarda numerose specie di invertebrati presenti (come spiegato su catanzaroinforma.it dall’equipe del progetto “Individuazione, caratterizzazione e stesura delle linee gestionali dei boschi vetusti all’interno del Parco Nazionale della Sila”, guidata dall’entomologo Antonio Mazzei, Ricercatore dell’Universita’ della Calabria, in collaborazione con i colleghi Teresa Bonacci e Carmen Gangale coordinati dal prof Pietro Brandmayr docente ordinario di Zoologia).
Nel parco vivono anche altri animali importanti e di grande richiamo come i caprioli, i cervi, i daini ma anche predatori come il lupo appenninico e forse persino la rarissima quanto furtiva lince. Vi lascio con un interessante documentario sul Parco Nazionale della Sila:
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LINKS UTILI:
Scheda del Parco nazionale della Sila su Wikipedia
Ambiente, scoperta in Sila la “Rosalia Alpina”