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Cronaca

No alle Pellicce da Geox e Spino d’Adda: Coscienza animalista avanza in Italia!

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Anche oggi vi parlo della nuova coscienza animalista che si diffonde nel mondo, con esempi fulgidi anche nella nostra amata Italia, nel quadro di una sempre maggior sensibilità e rispetto per l’ambiente e per il mondo animale. Cominciamo dalla GEOX, il celebre marchio leader nel settore calzature e dell’abbigliamento, che con una scelta dal forte valore etico ha deciso di aderire allo standard internazionale Fur Free coordinato in Italia dalla LAV. Ecco quindi che a partire dall’ormai prossima collezione autunno-inverno 2013/14, l’azienda di Montebelluna (Treviso) non utilizzerà più pellicce animali, puntando piuttosto sull’ utilizzo di prodotti tessili alternativi che replichino con estrema accuratezza la pelliccia vera, assicurando anche una filiera produttiva non solo meno crudele ma persino più ecologica, come dimostrato dagli studi di LCA (Life Cycle Assessment).

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Miss Italia 2013: Vince Giulia Arena, 19 anni, di Messina :)

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Miss Italia 2013: Oggi per una volta parliamo di bellezza in senso stretto, si sono svolte infatti ieri sera per la prima volta su La7 le finali di Miss Italia, il concorso che ha fatto sognare negli anni milioni di ragazze e che ne ha portato più di una a lavorare poi davvero nel mondo dello spettacolo. Bene a vincere la 74° edizione di Miss Italia è stata Giulia Arena, 19 anni, siciliana di Messina, che si è mostrata subito bella decisa subito dopo la premiazione “Sento che la marcia è ingranata e questo è solo l’inizio” e in effetti proprio la sua personalità è stata tra gli elementi che maggiormente hanno convinto la giuria.

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Bici rubata: Lascia un biglietto garbato chiedendola indietro e… gliela riportano!

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Lei si chiama Eileen Remedios e nel fare l’infermiera a Brighton (nota località turistico balneare del East Sussex, nel sud dell’Inghilterra – Regno Unito) unisce l’utile al dilettevole, il lavoro alla salute andando a visitare i suoi pazienti in bicicletta. Poi una sera, uscendo dalla casa di un paziente scopre che la sua bici non era più presso il lampione dove l’aveva legata, ci rimane male, è ovvio, ma invece di imprecare lascia un biglietto attaccata al palo stesso: “Please return my bike. It is old but loved and will be frightened without its owner“. Che in italiano suona un pò come “Per favore restituitemi la mia bici. E’ vecchia ma tanto amata e potrebbe sentirsi impaurita senza la sua proprietaria“.

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India: Ritrova la famiglia dopo 25 anni grazie a Facebook e Google map!

Un'affollata via di Calcutta, dove Sheru fu costretto a mendicare, poi il lieto fine :)

Una storia molto particolare quella di Sheru (adesso Shaaru Brali), che quasi miscela un romanzo di Dickens a uno di De Amicis, ma con un gran lieto fine, utilizzando internet, google map e facebook infatti è riuscito a riunirsi alla famiglia d’origine in India abbandonata per caso 25 anni prima. Ma cosa era successo?

Sheru era un bambino di soli 6 anni di Khandwa quando accompagnava i due fratelli a vendere del the nei treni alla stazione di Burhanpur, facevano infatti dei lavoretti improvvisati per sbarcare il lunario, visto che il padre se n’era andato di casa. Se non ché un giorno tornando a casa il fratello maggiore Guddu saltò giù dal treno senza rendersi conto che Sheru si era addormentato, rimanendo nel vagone e proseguendo fino a Kolkata, che poi sarebbe Calcutta (a 1500 chilometri circa di distanza), dove cadde vittima del racket delle elemosine. Per farla breve riuscì a scappare, fu aiutato da una famiglia di pescatori, finì in un orfanotrofio dove fu adottato da una famiglia Australiana, prese così il nome di Shaaru Brali.

Shaaru Brali, rintraccia la sua famiglia in India grazie a Google map e Facebook:

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Israel loves Iran: Gli Israeliani su Facebook dicono NO alla Guerra all’Iran

Israele loves Iran, no alla guerra

A volte ci sono notizie che ci fanno pensare che non tutto sia perduto, che l’uomo sia ancora in grado di pensare con la sua testa, di mettere da parte le paure e i timori che il mainstream spesso gli inculca, di abbandonare l’odio per l’amore. E’ il caso del movimento spontaneo che è nato solo 5 giorni fa (il 15 Marzo 2012) su Facebook  in Israele contro qualsiasi guerra o bombardamento all’ Iran. La pagina si chiama Israel loves Iran (we will never bomb your country) e sta crescendo giorno dopo giorno ad una velocità incredibile (questo il blog di riferimento, questo il sito ufficiale). Ottima e massiccia anche la risposta da parte degli iraniani, insomma il grido di pace e speranza si va diffondendo sul web ma non solo, condividiamolo anche noi 🙂

 

Questo è il messaggio lanciato da mr Ronny, un insegnante Israeliano:

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