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raccolta differenziata

Riciclo, Italia seconda in Europa dopo la sola Germania!

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Riciclo, Italia seconda in Europa dopo la sola Germania: Ha lanciato segnali importanti e diffuso numeri più che incoraggianti il Rapporto GreenItaly 2013, di Symbola e Unioncamere, nel corso del quale è stato anche aggiornato lo studio sul “Riciclo Ecoefficiente“, condotto dall’Istituto Ambiente Italia, del quale vi parlo oggi e dal quale emerge un’ Italia all’avanguardia per il recupero industriale dei materiali, addirittura seconda in Europa!

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Rifiuti Zero: Anche in Italia si prova a vivere Zero Waste e funziona!

Villa Adriana a Tivoli, che ha rischiato di essere tramortita da una nuova discarica

Vi avevo parlato qualche settimana fa di come San Francisco fosse la città simbolo dello Zero Waste, ovvero del tentativo di ridurre a zero i rifiuti conferiti in discarica entro il 2020 grazie al riciclo del 100% dei stessi. Oggi ritorno sull’argomento per far sapere a tutti che l’onda partita dagli USA, non solo sta conquistando il mondo, dalla Nuova Zelanda, alla Svezia, il Giappone, la Norvegia e l’Irlanda ma anche Buenos Aires e Filippine ma pian piano e zitta zitta si sta facendo strada anche in Italia.

Dai 20 Comuni di un anno fa (si partì a Capannori in Toscana quattro anni fa) ai 75 comuni con 2,5 milioni di cittadini di adesso e udite udite i risultati sono persino migliori delle aspettative! La sfida non è solo quella di fare una raccolta differenziata e riciclare il più possibile, ma anche di ridurre la produzione di rifiuti pro capite. E i risultati sono ottimi anche sulla tassa dei rifiuti, il cui importo da pagare scende!

La ricetta in fondo è semplice, una raccolta porta a porta spinta (inclusi  potature, oli esausti e pannolini); compostiera collettiva sul modello svedese per l’umido; nessun cassonetto ma la così detta “tariffazione puntuale” grazie a sacchetti Rfid (con microchip filigranato) che riconoscono il conferimento (praticamente si sa chi ha consegnato cosa e quanto, quindi meno conferisci meno paghi e viceversa..); “Vie dell’acqua” con consegna di bottiglie di vetro per bere l’acqua dalle fonti pubbliche (se quella del rubinetto non è idonea); latte e detersivi alla spina (c’è chi offre anche profumi alla spina). I negozi leggeri che godono di incentivi fiscali e attraggono consumatori anche da fuori e tanti altri piccoli accorgimenti che si possono prendere ovunque evitando così che si debbano costruire sempre nuove discariche o termovalorizzatori (nella foto sopra Villa Adriana che malgrado sia patrimonio dell’ Unesco ha rischiato l’apertura di una discarica sul suo stesso colle).

I risultati? A Capannori la produzione di rifiuti è scesa del 25% e la raccolta differenziata è all’ 82%, a Mirabello si arrivati a produrre 136 chili di rifiuti pro capite all’anno contro i 163 di due anni prima e contro la media regionale (siamo in Piemonte) di oltre 300 chili!

Ma ecco i 10 passi verso i rifiuti zero o zero waste:

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San Francisco “Zero Waste”: 100% raccolta differenziata e riciclo nel 2020

Golden Gate a San Francisco, città leader nella raccolta differenziata

Il progetto ZERO WASTE in atto ormai da 15 anni sta facendo proseliti, specie negli Stati Uniti, con l’obiettivo di portare a ZERO entro il 2020 la percentuale di rifiuti non riciclata (ad oggi a San Francisco si riciclano il 78% dei rifiuti prodotti) e quindi conferita in discarica. Ma come fanno la raccolta differenziata nella seconda città degli Stati Uniti per concentrazione di abitanti? La ricetta alla fin fine è abbastanza semplice, rendere la raccolta differenziata più semplice e conveniente sotto lo slogan “our home, our city, our planet“:

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