
Mada’in Salih: Sempre alla ricerca di tutta la bellezza del mondo, oggi vi parlo di una località sconosciuta ai più, lungo la via carovaniera che collega la città santa di Medina in Arabia Saudita alla Siria, si tratta di Mada’in Salih. Città molto bella che immediatamente ne ricorda una simile, ovvero Petra, anche Mada’in Salih fu infatti un centro Nabateo, il più importante al margine sud della loro sfera d’influenza politica e commerciale, anche questo cento peraltro fu scavato nella roccia, tanto che la zona viene chiamata anche al-Hijr “luogo roccioso“.
L’intera area archeologica di Madaʾin Salih, nota un tempo anche come Hegra, contiene 111 tombe monumentali, 94 delle quali decorate con influenze Assire, Egizie, Fenice ed Ellenistiche (ma anche mura, torri, condotti d’acqua e cisterne) dislocate lungo oltre 13,4 chilometri di deserto, che necessitano di molte ore e di una guida esperta per essere visitate completamente. Numerose anche le epigrafi in svariate lingue come il Lihyanite (popolazione precedente all’arrivo dei Nabatei, dei quali divennero poi alleati e che lascio nelle grotte oltre 50 splendide iscrizioni e disegni), Nabateo, Talmud, Greco e Latino (la città fu occupata dai legionari di Traiano). Non per niente è un sito riconosciuto dall’ Unesco come patrimonio mondiale dell’ umanità. Ad aggiungere fascino poi vi è la citazione della città nella sura XV del Corano intitolata al-Hijr a causa dei quali versetti, molti sauditi sconsigliano in buona fede, a musulmani e non, di evitare di recarsi in questo luogo.
Ho fatto un pò fatica a trovare foto libere da copyright, ma alla fine ce l’ho fatta grazie a Wikipedia e a Youtube (con uno splendido video), gustatevele anche se non rendono appieno l’idea, per questo ne trovate molte altre tra i links utili più sotto 🙂
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