Un film italiano vince di nuovo l’ Oscar come miglior film straniero, 15 anni dopo Benigni (con “La vita è bella“), grazie a “La grande bellezza” di Sorrentino, dato già come grande favorito. Una grande notizia per la nostra nazione ma soprattutto per un cinema italiano che appare in forte ripresa negli ultimi anni. Così il regista una volta ricevuto il premio:
“Grazie a Toni e Nicola, grazie agli attori e ai produttori. Grazie alle mie fonti di ispirazione, i Talking Heads, Federico Fellini, Martin Scorsese, Diego Armando Maradona. Mi hanno insegnato tutti come fare un grande spettacolo. Che è la base per il cinema. Grazie a Napoli e a Roma, e alla mia personale grande bellezza, Daniela e i nostri due figli. Sono molto emozionato, questa vittora era tutt’altro che scontata. Gli altri film erano forti, mi sento felice e sollevato“.
Non fattevi illudere dal titolo, “La grande bellezza“ ha una grande amarezza di fondo, si tratta infatti della storia di tale Jep Gambardella (Tony Servillo), giornalista di costume e critico teatrale navigato, impegnato a districarsi tra gli eventi mondani di una Roma così immersa nella bellezza del passato, che tanto più risalta lo squallore e il nulla del presente (trovate qui la recensione di Natalia Aspesi e del grande pubblico del web). Eppure, alla fine del film, si riaccende la fiammella della speranza – ovviamente sotto il sorriso della bellissima alba romana – , proprio come piace a noi, nessuno è perduto almeno fino a quando non capisce che può ancora farcela 🙂
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