Iraq, scoperta barriera corallina: Come ormai sapete su questo blog mi piace parlare di notizie un pò particolari, che stupiscono per la bontà e/o la bellezza di ciò che viene riportato. Sono news che di solito fanno fatica ad essere riportate sulla stampa, compresa quella online, o che spesso non trovano il giusto spazio, in questi casi intervengo io. Oggi ad esempio vi parlo della prima barriera corallina che è stata trovata in acque irachene e che ha letteralmente scioccato la comunità scientifica. Com’è possibile infatti che non sia mai stata individuata prima?
A questa domanda è piuttosto facile rispondere, le acque sono così torbide che dalle riprese e scatti aerei non si notavano. La seconda domanda è ancora più affascinante: com’è possibile che in acque così inquinate possa ancora essere presente una barriera corallina che per definizione è quanto di più delicato vi sia in natura? La risposta è che forse le barriere coralline sono più resistenti di quanto non si credesse, la natura e la vita infatti tendono sempre a vincere. Infatti le barriere coralline per svilupparsi hanno solitamente bisogno di acqua limpida, oltre che di salinità moderata e forte azione delle onde, praticamente il contrario di quanto trovino invece in Iraq.
Il mare iracheno inoltre è parecchio inquinato, soprattutto a causa del porto petrolifero di Bassora, senza contare che il paese conta soli 58 chilometri di costa, ebbene la barriera corallina appena scoperta dalla spedizione scientifica promossa da Hermann Ehrlich della TU Bergakademie di Freiberg (assieme a una locale università) occupa una lunghezza compresa tra i quattro e i sette chilometri – per circa 11 miglia quadrate, a 8-20 metri di profondità – , un’enormità. Barriera corallina che pare composta da coralli a crescita lenta (e quindi che più facilmente si adattano anche a condizioni estreme), ottocoralli (che non hanno uno scheletro pietroso), spugne e molluschi acquatici.
Insomma ecco la natura che ancora una volta ci stupisce positivamente, adesso però tocca a noi, come emerge infatti dalle parole del team iracheno-tedesco che ha condotto la ricerca proteggere questa barriera corallina sarà particolarmente difficile: “This is a particular challenge in the gulf area due to the extensive oil and gas exploration“, ovvero “questa è una grande sfida nell’area del Golfo Persico, per via delle estensive ricerche di petrolio e gas naturale“.
Ecco il video della barriera corallina irachena:
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LINKS UTILI:
Scientists shocked to find coral reef in murky waters off Iraq
Iraq’s first coral reef in cold, polluted water shocks scientists