Lo so, lo so non ne sta parlando nessuno ma l’accordo appena firmato a Cisternino contiene al suo interno un’ idea rivoluzionaria, far divenire la bellezza il volano dello sviluppo del Mediterraneo, sembra un’utopia, ma potrebbe non esserlo affatto. Andiamo con ordine, nei giorni scorsi a Cisternino, in Puglia, alla prima “Conferenza internazionale del Mediterraneo” promossa dai “Borghi più belli d’Italia” (e organizzata grazie anche all’amministrazione comunale locale, alla Regione Puglia, all’Unione Europea, all’Anci, al Ciheam, istituto agronomico Mediterraneo e al Gal Valle d’Itria), si sono riuniti i delegati di tante nazioni del bacino del Mediterraneo, come Albania, Bosnia, Croazia, Grecia, Israele, Malta, Montenegro, Palestina, Slovenia, Spagna, Turchia.
Così spiega gli obiettivi dello storico protocollo firmato dai delegati presenti all’incontro, il presidente dell’associazione dei “Borghi più belli d’Italia“, Fiorello Primi: “Sviluppare un nuovo modello di relazioni internazionali in questa area basato sulla bellezza che favorisca uno sviluppo sostenibile e durevole. E che, nel futuro, coinvolgerà anche il nord Africa. Il mediterraneo da mare della fuga e della disperazione a mare della solidarietà e della speranza“. Insomma l’idea è quella di far nascere delle reti nazionali nel bacino del Mediterraneo che poi dialoghino fra di loro attraverso il mare e le opposte sponde. Che poi sono le stesse motivazioni che spinsero alla creazione 10 anni fa del network dei borghi più belli d’Italia, del quale fanno ormai parte circa 220 centri in tutta Italia.
Sempre in Puglia nacque la scorsa Primavera, la costituente dei sindaci per la bellezza “Il futuro inizia dalle città“, un incontro sul disegno di legge sulla bellezza promosso da Legambiente, 10 articoli al fine di che riorganizzano in un sistema unico i provvedimenti legislativi inerenti alla qualità del territorio definendo chiaramente il percorso da intraprendere per riportare le molteplici declinazioni di Bellezza al centro della progettazione del territori, per fare della bellezza la chiave per tornare a guardare con ottimismo al futuro, magari partendo dalle città. Perché per dirla con le parole di Legambiente sul suo sito ufficiale: “Le città, i paesaggi, le opere d’arte, il made in Italy, la creatività. La bellezza è la principale caratteristica che il mondo riconosce all’Italia. E’ la nostra dote, la nostra ricchezza“, ecco, valorizziamola. Se lo desideri puoi firmare qui la petizione a supporto della legge.
Vi terrò aggiornati, quanto alla rete dei Borghi d’Italia invece, se volete conoscerli meglio vi segnalo l’undicesima edizione della guida “I Borghi più belli d’Italia 2013”, al costo di 12,90 euro, con l’inserimento di 11 nuovi borghi e l’aggiornamento delle strutture ricettive. Vi segnalo anche le ultime due puntate in onda su Rai5 dedicate ai borghi nei prossimi due venerdì alle ore 22,10 (ma con repliche domenica alle ore 18.40, martedì alle ore 0.15 e mercoledì alle ore 8.30):
- 15 Novembre 2013 – Spello
- 22 Novembre 2013 – Castel del Monte.
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LINKS UTILI:
La “bellezza” nuovo modello di relazioni nel Mediterraneo promossa dai “Borghi più belli”
Legambiente: una legge per la bellezza, il nostro futuro
Nasce a Bari la costituente dei sindaci per la bellezza
photo credit: Dorli Photography via photopin cc